IL FOULARD

Il termine foulard deriva dalla follatura, in francese “foular”, un processo di lavorazione dei tessuti che serve a renderli più compatti e resistenti. Nasce in Cina, dove si contano più di 1000 statue rappresentanti questo oggetto e da sempre è legato al vezzo femminile. Infatti, il fazzoletto legato a rettangolo, che serviva per riparare la testa delle contadine durante il lavoro dei campi, veniva spesso rappresentato nei quadri di molti autori, essendo un elemento caratteristico dell’abbigliamento contadino. Per questo motivo, col tempo, alcune donne iniziarono a curare in modo particolare il loro aspetto nella speranza di divenire muse ispiratrici di famosi ritratti. Intorno al Novecento la ricercatezza dei materiali e delle decorazioni del foulard serviva a definire lo status sociale delle donne che lo indossavano e fu negli anni ’50 e ’60 che questo capo diventa un must grazie all’aiuto di star, dive del cinema e donne illustri che ne diventano inconsapevolmente testimonial. Estremamente versatile da indossare, sia sulla testa che al collo o come top, il foulard lascia libero spazio alla creatività… ed è così che entra nel mondo del design. O almeno: nel mio! Un tessuto lasciato libero su una poltrona, su un divano o su un letto rendono l’idea del movimento, della fluidità dei tessuti, della morbidezza del tessile che tanto gioco fanno nell’arredo. Elemento immancabile nel decoro degli ambienti, il foulard inteso come tessuto libero e svincolato da ogni schema classico, si muove in simbiosi con cuscini e tende nei miei allestimento di home staging e nelle mie realizzazioni di styling per interni. Se vuoi dare nuova vita ai tuoi foulard o vuoi rinnovare lo stile della tua dimora, chiamami.